

Il processo di invecchiamento vede come agenti principali lo stress ossidativo e come secondo importante fattore l’infiammazione silente, capace di agire in maniera prolungata sull’organismo, concorrendo a provocare le malattie croniche proprie della vecchiaia.
Inflammaging è lo stato infiammatorio che può essere stimolato da fattori genetici che, interagendo con l’ambiente, esaltano questo fattore determinante per il processo di senescenza. Si tratta di uno stato infiammatorio a bassa intensità ma ad andamento cronico.
Oltre ai polimorfismi genetici che stimolano l’infiammazione latente, SYNLAB – grazie alla proposta IUNIC – propone marcatori biochimici correlati allo stato infiammatorio che consentono di monitorarlo nel tempo.
Il primo marcatore dell’infiammazione è rappresentato dalla proteina C reattiva (PCR), sintetizzata dal fegato sotto lo stimolo dell’Interleuchina 6 (IL6) e misurata in modalità ultrasensibile.
Neanche la solidità del suo dosaggio biochimico può però annullarne il limite diagnostico rappresentato dalla sua aspecificità. La PCR, infatti, non è solo un marker di infiammazione latente, ma si innalza anche in corso di infiammazioni causate, tra l’altro, da traumatismi ed infezioni. Il clinico deve, pertanto, sempre valutare i risultati del suo dosaggio alla luce della storia clinica del paziente.
Per diagnosticare una predisposizione pro infiammatoria, propria del processo di invecchiamento e dell’alterazione del benessere, la proposta di SYNLAB (IUNIC Antiaging) propone come secondo marcatore dell’infiammazione il test Omega screening.
Questo test valuta l’equilibrio fra acidi grassi polinsaturi della serie Omega6, il più importante di questi è l’acido arachidonico (AA), che genera nelle cellule gli eicosanoidi e gli acidi grassi polinsaturi delle serie Omega3, che sono principalmente l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosapentaenoico (DHA).
Gli acidi grassi polinsaturi Omega 6, eicosanoidi, avviano il processo infiammatorio, mentre gli acidi polinsaturi della serie Omega3 quello di risoluzione dell’infiammazione e sono perciò denominati “resolvine”. Il rapporto Omega6 (AA)/Omega3(DHA, EPA) ha un valore ottimale di 2:1, quando è alterato a favore degli Omega6, evidenzia in modo indiretto uno stato infiammatorio.
L’infiammazione cellulare silente è generalmente priva di manifestazioni cliniche al contrario di quella propria di infezioni, traumatismi, ecc.
Entrambi i marker sopradescritti possono testimoniare la presenza flogistica latente nell’organismo.
Mentre la proteina C reattiva, sebbene misurata in modalità ad alta sensibilità, è un marcatore aspecifico, l’equilibrio Omega6/Omega3 rappresenta un indice, seppur indiretto, di equilibrio fra stimolo infiammatorio, e sua risoluzione, in tutte le cellule. Questo rapporto rappresenta un marker stabile ed affidabile, che frequentemente inizia ad elevarsi molto più precocemente della proteina C reattiva.
Il terzo marcatore di infiammazione silente cronica è rappresentato dalla Ferritina, forma di deposito circolante del ferro nell’organismo; il suo innalzamento è spia dei processi infiammatori cronici inveterati.
1 commento. Nuovo commento
viagra online
WALCOME